I CAVALIERI DEL TEMPIO

Nati nel 1099 dopo l'assedio di Gerusalemme per difendere la Terra Santa, ancora oggi sono oggetti di studio e passione!

LE CROCIATE

L'affascinante storia delle Crociate in Terra Santa

sabato 30 maggio 2015

NAPOLI DALL'ALBA DEL MEDIOEVO AL SOLE DEL RINASCIMENTO - 11/24 GIUGNO 2015 CASTEL DELL'OVO


Carissimi fratelli e Sorelle Buongiorno, in occasione dell'Evento Templare Internazionale, che si terrà a Napoli presso il Castel dell'Ovo dal 11 Giugno al 24 Giugno , vorrei invitare tutti gli artisti che hanno realizzato delle opere (pittoriche, sculture etc..) dedicate sia ai Cavalieri Templari che alle Crociate, ad esporre a titolo completamente gratuito le propri opere per una collettiva artistica che stiamo organizzato in collaborazione con l'Accademia Internazionale Partenope FEDERICO II; Gli artisti che parteciperanno saranno premiati dall'Accademia Federico II, per informazioni telefonare alla segreteria generale della Confraternita Templare Jacques De Molay : 334.5383209, oppure inviare una email a: cavaliericristiani@libero.it.

giovedì 21 maggio 2015

SPECIALE CRISTIANI CATTOLICI DELLA CHIESA MELCHITA IN SIRIA E MEDIO ORIENTE

Speciale Televisivo dedicato alla Chiesa Melchita , ospite rettore della Chiesa cattolica greco-melchita l'archimandrita padre Mtanios Haddad.

I TEMPLARI DI FAUGLIA - VIDEO DELL'EVENTO

I°Capito di Vestizione di Fauglia - Villa Conti, Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay.

RADUNO ORDINI CAVALLERESCHI - RUTIGLIANO 17 MARZO 2015

Rutigliano, Bari sabato 17 marzo, raduno ordini cavallereschi: Corpi Sanitari Internazionali, Cavalieri Templari Cristiani, Ordine San Pietro e Paolo, Ordine San Giovanni di Gerusalemme, Confederazione Crociati di Assisi, Accademia Costantina, Ordine santo sepolcro, e tanti altri.

"SULLE TRACCE DEI TEMPLARI A NAPOLI" - LIBRO DI MIRIELLO LAURA

Sulle tracce dei templari a Napoli. Storia e storie di nobili, librai, preti, monache, chiese e palazzi

I rapporti tra Napoli e i Cavalieri del Tempio, non costituiscono eccezione rispetto a quanto concerne il mistico ordine: il maggiore ingrediente è il Mito. In più sono stati spesso sollevati dubbi su una reale interazione tra i due fattori. Questo volume non si limita a ricordare le vicende nel tempio, ma con documentati argomenti ne ricostruisce l'ambientazione napoletana. Laura Miriello, ricercatrice, storica e studiosa di discipline tradizionali, porta a conoscenza del lettore il risultato di sue scoperte finora inedite. Tracce distribuite nei monumenti cittadini, che nessuno in ottocento anni di storia sembrava aver mai visto. Ne risulta una mappatura insolita dei siti frequentati dai Cavalieri del Tempio a Napoli, ripercorribile attraverso quei segni tracciati tanto tempo fa, che ora - grazie a questo libro - sono pronti a far sentire la propria voce.

Titolo Sulle tracce dei templari a Napoli. Storia e storie di nobili, librai, preti, monache, chiese e palazzi
Autore Miriello Laura
Prezzo      € 25,00
Dati          2015, 224 p., brossura
Editore Stamperia del Valentino  (collana Sotto il cappello)

domenica 17 maggio 2015

TEMPLAR DAY 27/28 GIUGNO 2015

Il prossimo 27 e 28 giugno 2015 si svolgerà il VIi Templar Day, che quest'anno coincide con la consacrazione della prima Cappella al 23 0 Maestro Jacques de Molay, Martire della fede, l'O.S.M.T.J. che promuove l'iniziativa sarà onorata di condividere con te la gioia di queste due giornate, ti aspettiamo con una delegazione dei tuoi Fratelli per condividere i valori sopiti e porre le basi di una nuova era di unità delle varie realtà Cavalleresche, nel rispetto delle individualità Nazionali e locali. Vi aspettiamo per dare seguito ad un nuovo vedere, dove i nostri valori possano essere di guida e indirizzamento alla società multirazziale e internazionale espressa da un'inarrestabile globalizzazione. Saranno presenti al Templar Day una significativa rappresentanza di Dignitari, italiani e stranieri, in rappresentanza dei vari Ordini Cavallereschi nazionali e Internazionali, tutti affratellati in un unico, commosso, abbraccio nel comune ricordo del sacrificio dei Maestri e dei Fratelli che ci hanno preceduto, ma che crediamo, oggi, presenti con noi nella duplice battaglia. Siamo certi di incontrarti i prossimi 27 e 28 giugno a Pescocostanzo (AQ) in Italia, presso il Sacrario Mauriziano dove ci riuniremo presso il cenotafio dedicato ai Maestri che con Jacques de Molay sono i martiri del nostro Ordine, per l'occasione arricchiremo il Sacrario di un nuovo monumento dedicato a Jacques de Molay (deposizione del manto prima del rogo).



Di seguito, il programma di massima.

Ti prego di confermare la tua partecipazione, inviando una e-mail: k.napp@libero.it, o chiamando al cellulare: 3475680067 entro il prossimo 10 giugno 2014.

WEB-SITE:

Escursione antropologico-templare di Antonio Tortora Sator al Sacrario Mauriziano di Pescocostanzo.

Potrai effettuare la prenotazione alberghiera direttamente presso l'hotel selezionato, CON UNA TARIFFA SPECIALE PER IL TEMPLAR DAY,( prima possibile, le camere sono ad esaurimento) come indicato nella documentazione allegata.

PROGRAMMA TEMPLAR DAY 27 E 28 GIUGNO 2015

Sabato 27 giugno

12,00 Arrivo delegazioni Cavalieri;
12,30 Registrazioni Cavalieri presso Cipriani Park Hotel;
15,30 Iscrizioni per la conferenza con precisazioni del tema;
16,30 Conferenza;
19,00 Termine conferenza;
19,15 Consacrazione della prima Cappella a Jacques de Molay, martire della fede;
20,30 Agape nel salone Nervi del Cipriani Park Hotel;
22,10 Brindisi augurale;
22,15 Conclusione AGAPE;
22,30 Concentrazione nella Cappella di Jacques de Molay;
22,40 Messaggio beneaugurale del Cappellano dell’Ordine
23,00 Cerimonia della luce con la chiamata dei primi nove Cavalieri Templari;
23,30 Chiusura dei lavori e liberi di andare a vedere le stelle sul Sacrario:

Domenica 28 giugno

10,00 Concentrazione dei Cavalieri e ospiti al Sacrario;
10,30 Deposito Ghirlanda commemorativa al cenotafio Templare;
11,00 Discorso di benvenuto a Cavalieri ed Ospiti;
11,30 Inaugurazione di un terzo monumento templare nel Sacrario;
12,30 Santa messa per i caduti di ogni tempo e luogo;
13,20 Consegna Diplomi ed attestati di partecipazione
13,30 Cupola di acciaio al cenotafio di Jaques de Molay;
14,00 Agape nel salone Nervi del Cipriani Park Hotel;
15,30 Brindisi di chiusura Lavori;
15,45 Consegna delle medaglie commemorative ai prenotati;
16, 30 Riunione dei Priori o responsabili delle delegazioni per la firma dei trattati di Fratellanza e collaborazione.

ALLOGGIO CIPRIANI PARK HOTEL - TARIFFE

Cipriani Park Hotel 

Via Gabriele D'Annunzio, 159 - 67036 Rivisondoli (Aq) - Tel. 0864.641105 ; Fax 0864.642132
Direttore VITTORIO DEL SANGRO

Arrivo il 26 Giugno e partenza il 28 Giugno 2015 :

Pensione Completa 55,00 € al gg a persona -1/4 di vino e 1/2 acqua minerale a pax ;
Mezza Pensione 50,00 € al gg a persona -1/4 di vino e 1/2 acqua minerale a pax ;
Doppia Uso Singolo + 30% al gg;

Arrivo il 27 Giugno e partenza il 29 Giugno 2015 :

(Pensione Completa 55,00 € al gg a persona -1/4 di vino e 1/2 acqua minerale a pax ;
Mezza Pensione 50,00 € al gg a persona -1/4 di vino e 1/2 acqua minerale a pax ;
Doppia Uso Singolo + 30% al gg;

Arrivo il 27 Giugno e partenza il 28 Giugno 2015 :

(Pensione Completa 60,00 € al gg a persona -1/4 di vino e 1/2 acqua minerale a pax ;
Mezza Pensione 55,00 € al gg a persona -1/4 di vino e 1/2 acqua minerale a pax;
Doppia Uso Singolo + 30% al gg;

Per quanto riguarda gli sconti su terzo e quarto letto aggiunti sono i seguenti:

Bambini fino ai 5 anni -30%
Bambini dai 6 agli 11 anni -20%;
Bambini dai 12 anni in su -10%.
Culla per bambini da 0 a 2 anni: Euro 18.00 al giorno + eventuali consumazioni al ristorante.
Bambini da 0 a 2 anni senza culla: Euro 10.00 al giorno + eventuali consumazioni al ristorante

Pranzo Sociale del 28 Giugno :

Euro 25,00 (Buffet, due primi a scelta, due secondi a scelta, dolce, caffè 1/4 di vino e 1/2 acqua minerale a pax




domenica 10 maggio 2015

CONVENTION "I TEMPLARI DI IERI E DI OGGI" - SABATO 20 GIUGNO 2015

 
 
Si terrà Sabato 20 Giugno presso l'Eremo dei Camaldoli la Convention dei Cavalieri Templari "I Templari di Napoli di Ieri e di Oggi" Anche a Napoli c’erano e ci sono i templari. A ricostruirne i passi l’ultimo libro di Laura Miriello, storica, ricercatrice e studiosa di discipline tradizionali che attraverso uno studio sulle fonti e sui simboli lasciati in numerose antiche strutture della città ha potuto ricostruire nel suo “Le tracce dei templari a Napoli” le misteriose presenze dell’antico ordine.
 L’evidente presenza nei secoli e in alcuni luoghi della città di Partenope e quasi trascurati in ottocento anni di storia. Il risultato è una mappatura insolita dei luoghi frequentati dai Cavalieri del Tempio ricostruita proprio sulla base dei simboli rinvenuti. Alcune croci presenti nelle sale interne del Castel Nuovo sono state messe in relazione con quelle presenti nelle celle dei castelli francesi di Domme e Chinon dove era attestata la presenza dell’ordine e prova che la tradizione dell'ordine ha continuato a vivere nelle commende degli ordini aragonesi dal 1330 al 1453. Alcune chiese come Sant’Eligio e San Giovanni a mare o la Chiesa dell’Incoronata dimostrano come l’area portuale fosse interessata dalla presenza dei templari. La prima milizia di Cristo era stata istituita da Alfonso I d’Aragona a Monreal nel 1128 sulla base della milizia dell’ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Nel 1131 il monarca aragonese dettò il testamento a favore degli Ordini del Santo Sepolcro, dei Templari e degli Ospitalieri permettendo a loro il dominio su tutte le terre del regno e sugli uomini. Nel 1456 un re aragonese regna ancora su Napoli e proprio da lui provengono le croci rinforzate del Castel Nuovo.  Nella zona della Chiesa di Spina Corona conosciuta come l’Incoronata a via Medina vi era nel medioevo uno dei luoghi mistici dell’ordine che venerava le sante spine, rappresentazione del cammino spirituale verso la Gerusalemme celeste. Un luogo molto vissuto dove, sul portale della chiesa, la regina Giovanna I aveva fatto apporre una reliquia della corona di Cristo donatale dal cugino re di Francia.  Alla Convention , organizzata dalla Confraternita dell'Ordine dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay, oltre all'autrice del libro Laura Miriello, interverranno per confrontarsi personalità e dignitari di ordini Cavallereschi.
Per info: cavaliericristiani@libero.it - 334.5383209

martedì 5 maggio 2015

NEL PRIORATO DELLA TOSCANA DEI TEMPLARI CRISTIANI JACQUES DE MOLAY, PRESENTATO UNO DEI SEGRETI DEL SANTO GRAAL

A Fauglia, in un ambiente particolarmente prestigioso di Villa Conti, sabato 2 maggio,  in occasione della erezione del Priorato della Toscana della Confraternita Internazionale dell’Ordine dei Cavalieri Templari Cristiani, si è tenuto  un Convegno sui Templari, avente come tema “I Templari ieri ed oggi”. Grazie alla efficiente organizzazione del Gran Priore Fr. Massimo Maria Civale di San Bernardo, notevole è stata la presenza del pubblico e soprattutto dei cavalieri templari, giunti da ogni parte d’Italia e d'Europa, in rappresentanza delle loro singole Confraternite e/o Associazioni, Ordini  che ancora oggi si ispirano ai valori del glorioso Ordine cavalleresco dei Templari. Ogni rappresentante ha portato il saluto della propria Confraternita, fornendo  con la propria esperienza anche un valido contributo al Convegno, tra di loro  Fr. Diego Beltrutti Gran Maestro del Venerabilis Ordo Sancti, Sepulchri, Ordine dei Cavalieri Bianchi di Seborga,  fr. Cav. Ufficiale e storico dei Templari Italiani  Precettore O.S.M.T.H. Souza Fontes (adesso gruppo indipendente) Fr. Amerigo De Cesari, fr. Roberto Picchiani, fr. Stefano Mendori, il Cappellano  Don Donatello, il Gran Maestro dei Novizi Fr. Roberto Gianfelici, il Gran Maestro D'Armi Fr. Gennaro Piccolo, il Priore della Campania e  Magna Grecia Fr. Gen. Angelo Schiano di Zenise, il Priore della Valle D'Aosta Fr. Luigi Bassignana, il Commendatore di Roma Fr. Enrico Catalano, la Gran Dama Lidia Varriale, la Gran Dama Giovanna Argenio il Priore della Svizzera Alessandro Comini, il Priore del Albania  AleKsander  Gjurbavija   e tanti altri  Relatore ufficiale del Convegno è stato il Prof. Luigi Battistini che ha svolto una approfondita relazione sulla nascita della  Crociata e dell’Ordine del Tempio. 
In tutti gli interventi è emerso il forte desiderio che l’Ordine dei Templari torni ad essere corpo vivo di Santa Romana Chiesa e di tornare a servire il Soglio Pontificio. Nel pomeriggio, dopo la celebrazione della Santa Messa ad opera del Cappellano della Confraternita, Don Donatello, sotto il meraviglioso affresco  raffigurante la Madonna dei Templari del grande maestro Ernaldo Venanzi, in un clima di forte spiritualità, il Gran Priore Massimo Maria Civale insieme al Capitolo sono stati  nominati   10 nuovi cavalieri   e 3  dame della Confraternita templare: (Nevio Coglianese, Giorgio Buonfiglio, Michele Donato  D'Onofrio, Aleksander Gjurbavija, Ernando Venanzi, Riccardo Balduzzi, Marco Salvatore Nucera, Carmelo Nicoletti, Gabriel Goglianese , Doris Sigg., Paula Goglianese, Teresa Mauriello, Nella circostanza, i novelli cavalieri e le nuove dame templari hanno manifestato una grande gioia per la nomina ricevuta, dalla quale  scaturiva un palpabile  senso di fratellanza e di testimonianza dei valori templari, percepiti da tutti i presenti alla cerimonia , la manifestazione si e conclusa con la consegna da parte del Priore della Campania il Gen. Angelo Schiano Di Zenise  di circa duecento abiti destinati ai bimbi  poveri di alcune Casa Famiglia della provincia di Pisa.

Relazione di Luigi Battistini su alcuni dipinti associati al Graal

Nella storia dell’arte assumono una certa importanza  alcuni dipinti del seicento non solo per la loro bellezza e per l’autorevolezza dei Maestri che li hanno dipinti, ma anche e soprattutto per il loro enigmatico contenuto, da alcuni studiosi ritenuto collegabile al Sacro Graal, poiché in essi appare l’iscrizione Et in Arcadia ego.

  • Il primo dipinto è del Guercino e rappresenta due pastori che  fissano un teschio posto su una maceria recante l'iscrizione del suddetto motto. Il dipinto é stato realizzato fra il 1618 ed il 1622 ed è ora presente a Roma nella Galleria Nazionale d'Arte Antica. 
  • Vi sono poi altri dipinti di Nicolas Poussin che evidenziano dei pastori ideali dell'antichità classica, raggruppati attorno ad una tomba austera. La prima versione è del 1627 e rappresentata  una tomba differente rispetto a quella del secondo dipinto del 1639-1640, ma in essa è presente  la stessa iscrizione.  La prima versione del dipinto di Poussin (ora a Chatsworth House) fu probabilmente commissionata come una rivisitazione della versione del Guercino. Quest’opera é dipinta in uno stile barocco più avanzato rispetto all'ultima versione, caratteristico dei lavori del primo Poussin.
  • La seconda versione del Maestro Poussin (più famosa) misura 121 per 185 centimetri, è conservata a Parigi nel Museo del Louvre con il nome di "Les bergers d'Arcadie" (I Pastori di Arcadia).

Gli studiosi si sono scervellati per tradurre quella enigmatica frase. Una delle possibili traduzioni di essa  é quella letterale, traducibile in "anche in Arcadia io": dove Et sta per etiam (anche), poi viene sottinteso sum (sono presente) o eram (ero).  Il dipinto è stato di grande influenza nella storia dell'arte, e recentemente è stato associato con la pseudostoria del Priorato di Sion, resa popolare dai libri che trattano del Santo Graal.

Gli pseudostorici, considerando alcuni aspetti della grammatica latina, hanno concluso che la frase è incompleta del verbo ed hanno speculato sul fatto che questa frase possa celare un qualche messaggio esoterico, occultando un codice, probabilmente anagrammatico. In “The Holy Blood and the Holy Grail” gli autori Baigent, Leigh, e Lincoln, ritengono  che "Et in Arcadia ego" non sia una frase latina vera e propria, ma l'anagramma di Ego Tego arcana Dei, che si tradurrebbero in "Vattene! Io celo i misteri di Dio", suggerendo, peraltro con molta immaginazione, che la tomba contenga i resti di Gesù o di un'altra importante figura biblica e che Poussin fosse a conoscenza di questo segreto, mentre il dipinto rappresentava effettivamente  una località realmente esistente. Altri autori ritengono invece che la suddetta frase faccia riferimento ad una località segreta dove è stato nascosto il Sacro Graal.

Le mie ricerche

Le mie conoscenze e gli studi da me compiuti in questi ultimi venti anni, mi hanno consentito di individuare un quadro, oggi conservato in un castello di Barcellona, che potrebbe davvero avere un legame con la località in cui è stato nascosto dai Templari la preziosa reliquia. Preciso che nella mia ascendenza esistevano due templari: Enrique, un dotto templare e suo fratello Fernando, più giovane nell’età e cavaliere del Tempio. Essi  dimoravano in una Magione ubicata vicino a San Giacopo  de Compostela. Sapevo dell’esistenza di questo quadro e chi me lo aveva descritto insisteva sulla sua importanza dovuta al fatto che al suo interno (o nel retro) celava una scritta in antico catalano, di difficile traduzione, indicante però una specifica località ove sarebbe stato nascosto il Sacro Calice o Sacro Graal.

L’ultimo tesoriere del Sacro Graal

Dai alcuni documenti, posteriori al 1135, emerge che il vero Graal sarebbe stato condotto nella chiesa del monastero di San Juan de la Peña  da certi signori della Catalogna. Secondo le mie ricerche, risulta poi che i Gonzales, discendenti di questo Casato nobiliare, avevano continuato ad avere dei legami con la Santa Reliquia. In passato ero venuto a conoscenza che il monaco-cavaliere  Carlos Rodriguez de Gongalez, fu l’ultimo tesoriere del Sacro Calice. Questi, figlio naturale di un grande nobile della Catalogna, era molto di più di un Maestro del Tempio perché rappresentava l’anello di congiunzione fra il mondo materiale  templare e quello spirituale.

Di lui sapevo anche che:
-          Fu  un uomo di bassa statura, con occhi neri ed i capelli lisci  di color nero;

-          Fu un monaco-cavaliere templare molto esperto nell’amministrazione del suo Ordine e 
particolarmente nella diplomazia e nell’amministrazione;

-          Durante gli spostamenti, per ordine del Maestro Generale, portava con sé il vero Sacro Calice dentro una piccola sacca di cuoio legata alla sua cintura; 

-          Morì  a 67 anni, murato vivo (a seguito di forti contrasti sorti all’interno dell’Ordine) in una stanza sotterranea di una località sconosciuta assieme al Sacro Calice e ad una piccola cassetta di ferro contenente i documenti attestanti  l’autenticità del Sacro Calice;

-          Egli, inoltre  portava  tre anelli:

1.       nel dito medio della mano destra portava un anello di rame con una grossa pietra preziosa di colore rosso, simile ad un rubino. Questo anello  aveva inciso in alto  il sigillo del primo Maestro Generale dei Templari e nello stesso tempo era anche un’arma micidiale perché al suo interno aveva del veleno. Ruotando  verso sinistra la pietra preziosa, dall’interno dell’anello usciva verso l’esterno una piccolissima punta di metallo a cui era attaccato del veleno mortale;
2.       Nel dito anulare, portava l’anello del suo Casato, cioè un anello con inciso il serpente avente  la testa rivolta verso il basso;
3.       Infine portava una fede molto larga e piatta con incisioni.


Avevo anche appreso  che al  tempo in cui Carlos Rodriguez visse,  il  Casato dei Gonzales era uno dei più importanti d’Europa e sicuramente legato alla famigli dei Rex Deus. 

Il colloquio con una discendente del Casato dei Gonzales

Da un colloquio avvenuto nell’anno 2000 con una  discendente di Carlos Rodriguez de Gongalez, una gentile ed anziana nobildonna di Barcellona, allora abitante in Liguria, ho potuto raccogliere altre notizie su questo importante templare. Queste notizie la signora le aveva appreso da suo nonno quando era ancora una ragazzina. La signora mi confermò che questo cavaliere templare:

-          Effettivamente era  un uomo di bassa statura, con occhi neri ed i capelli lisci  di color nero, ed in ciò, a detta della suddetta nobildonna, rispecchiava i tratti fisici  dei Gonzales;

-          Era   nato in Galizia, una terra che a quel tempo era famosa per le arti magiche;

-          Effettivamente portava anche un anello con inciso il serpente con la testa rivolta verso il basso, perché questo era simbolo del suo Casato. Nell’incontro, ella mi mostrò proprio un anello del tutto simile, fatto con una lega di oro e rame, che il fratello primogenito le aveva donato;

Poi la nobildonna, mi riferì anche che il serpente, il Calice con l’Ostia Santa avente alla base delle losanghe divise da una riga orizzontale, e le conchiglie (il richiamo è a San Giacomo di Compostela) erano e sono ancora presenti nello stemma del suo Casato, cioè dei Gonzales di Barcellona.

L’enigmatico quadro

Continuando il colloquio dissi alla signora che, secondo le mie ricerche,  per conoscere la località dove i Templari avevano nascosto il vero Sacro Calice, era necessario decifrare una scritta in antico catalano presente su di un quadro  conservato a Barcellona, in un luogo però a me sconosciuto. Le spiegai allora l’immagine  contenuta in quel quadro nel modo in cui a me era stato tramandato:
- In primo piano era rappresentato  un condottiero su di un cavallo grigio, fermo e con una zampa rialzata;

- Sullo sfondo del dipinto erano rappresentate delle montagne, della vegetazione e dell’azzurro;

- Nel quadro il cavaliere sarebbe stato dipinto con in  mano un gran stendardo, nel quale si potevano scorgere delle parti colorate di giallo, ove erano  stati inseriti pure degli stemmi indicanti delle località;

- La corazza del cavaliere, particolarmente elaborata,  conteneva una frase in antico catalano (di difficile lettura e traduzione)  legata proprio al vero Sacro Calice. Però questa scritta poteva essere stata inserita non nella corazza, ma nel retro del quadro.

Dopo avermi ascoltato attentamente, la nobildonna  mi disse che conosceva tutti i più importanti personaggi della nobiltà di Barcellona e  che suo zio era l’arcivescovo di Barcellona, sicché appena sarebbe tornata nella sua città avrebbe chiesto allo zio ed ai suoi nobili amici informazioni su questo quadro. Tornata a Barcellona riuscì a sapere che  il quadro era conservato in un castello di Barcellona, ove si recò personalmente per chiedere al proprietario di poterlo vedere. Ma prima ancora di averne preso direttamente visione, la signora lo descrisse al proprietario nello stesso modo in cui io glielo avevo indicato. Nel sentire la descrizione fattagli, il proprietario rimase stupefatto perché la descrizione era perfettamente rispondente all’immagine dipinta sul quadro, nonostante lei non lo avesse  mai visto.

Proprio in quel  giorno  era presente al castello un esperto che lo stava restaurando, in quanto  il quadro doveva essere mandato ad una mostra a New York nel 2001. Quindi il proprietario accompagnò  la gentile nobildonna vederlo, sicché ella poté verificare che il contenuto del quadro era esattamente identico a come glielo avevo descritto.

Tornata in Italia, mi contattò e mi riferì ulteriori informazioni, che al riguardo ancora  non conoscevo:

-          Il quadro era conservato in un castello, appartenuto a dei nobili di Barcellona che però l’avevano venduto ad un nobile di origine tedesco-inglese, del quali mi fornì anche il nome, che qui non posso rivelare per ragione di riservatezza;

-          Il cavallo grigio era effettivamente  fermo, con una zampa rialzata e nell’atto di partire, ma aveva il collo tirato (particolare che non conoscevo);

-          Le montagne che appaiono nello sfondo  corrispondono al  Promontorio o collina di Montjuic, una delle zone più vecchie della città di Barcellona, in cui si fa originare il primo nucleo della città stessa;

-          La vegetazione e l’azzurro rispecchiano la zona di Barcellona prospiciente il mare, nelle vicinanze di Estació de Parc de Montjuïc (Stazione del Parco Montjuïc), nota come Miramar.

-          Una copia del quadro sarebbe pure conservata al Museo del Prado.

Il proprietario, dopo il colloquio con la nobildonna, decise di non mandare il quadro alla mostra di New York  e di  sostituirlo con un altro. Poi disse alla signora che  sarebbe stato disponibile ad ospitarmi ed a darmi anche un lauto compenso pur di contattarmi e saperne di più su quel quadro, non solo perché non riusciva a comprendere come era possibile  che il quadro fosse conosciuto da un templare italiano, nonostante  non l’aveva mai visto, ma soprattutto perché era davvero interessato a quella scritta in antico catalano. Alla fine del nostro colloquio dissi alla nobildonna che queste conoscenze le avevo apprese da tradizioni verbali pervenutemi dai miei avi, giacché fra i miei antenati  figuravano due templari spagnoli: Enrique, un dotto templare, ed il cavaliere templare Fernando, un suo fratello più giovane. Naturalmente rifiutai l’offerta del proprietario del quadro, che in seguito la gentile nobildonna gli  riferì.


IL "TURISMO DELLA MEMORIA" - I TEMPLARI RIVIVONO A CAGGIANO


Il “Turismo della Memoria” è stato uno dei comparti del settore turistico di maggiore successo che si basa su un principio molto semplice ed efficace: dopo aver adeguatamente studiato ed analizzato una determinata area, si sviluppano tutte quelle attività atte a trasformare il patrimonio (che è di tutti) in risorsa (che porta ricchezza sul territorio). Proprio in quest’ ottica di grande sviluppo culturale e turistico, il comune di Caggiano, in provincia di Salerno, ha sviluppato un interessante format turistico che vuole promuovere il territorio attraverso la valorizzazione sia del patrimonio materiale che immateriale in modo da riscoprire gli antichi borghi, castelli, e sentieri percorsi da migliaia di pellegrini, papi, imperatori, e mercanti. L’idea è quello di creare un turismo consapevole, che sia in grado di instillare nel visitatore forte emozioni calandosi in un’ atmosfera di altri tempi.

L’Ordine dei Cavalieri Templari Internazionali S.C.M.O.T.H. 1804 OSMTJ ha deciso di conferire al sindaco della città di Gaggiano dott. Giovanni Caggiano il titolo di Cavaliere Templare Onorario vista l’attività meritoria dell’intero Comune di Caggiano nel promuovere la storia e il mito dei Cavalieri Templari. La cerimonia si terrà sabato 16 Maggio 2015 presso il Castello Normanno del Guiscardo, proprio nel cuore del suggestivo borgo medievale di Caggiano e sarà possibile trascorrere un piacevole weekend in un itinerario turistico culturale nella Campania da scoprire (da visitare: Certosa di San Lorenzo in Padula,  Borgo medievale città Museo di Teggiano, Grotte dell'Angelo di Pertosa ed Auletta, Battistero Paleocristiano di San Giovanni in Fonte Padula, Antica Commanderia dei Cavalieri Templari).

Per maggiori informazioni e notizie su Caggiano Città dei Templari si rimanda al sito dell’ordine www.cavalieritemplariinternazionali.org.


                    Emiliano Amici
                     Amministratore di Sguardo Sul Medioevo
 



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