Segna le sorti dei singoli Templari: coloro che sono stati giudicati innocenti o che si sono riconciliati davanti alle commissioni diocesane riceveranno una rendita per la propria sussistenza commisurata al rango avuto nell'Ordine, ma i relapsi saranno giudicati con il massimo rigore dalla legge canonica.
[...] "praefatum quondam Templi ordinem ae eius statum, habitum, atque nomen sustulimus, removimus et cassavimus, ac perpetuae prohibitioni subiecimus" [...]
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