mercoledì 18 settembre 2013

LA MALEDIZIONE DI JACQUES DE MOLAY

Fu davanti a Notre Dame a Parigi che Filippo IV il Bello, nella volontà di distruggere l’Ordine dei Templari, fece bruciare al rogo il grande maestro dell’Ordine Jacques de Molay e i 37 cavalieri dell’Ordine accusati di eresia. Quando il grande Maestro vide il rogo chiese ai suoi giustizieri di essere rivolto verso la cattedrale: “Vi prego di lasciarmi unire le mani per un’ultima preghiera. Morirò presto e Dio sa che e’ ingiusto. Ma io vi dico che la disgrazia cadrà su coloro che ci condannano ingiustamente.” E poi rivolgendosi al papa Clemente V e al re Filippo il Bello aggiunse “Vi affido entrambi al tribunale di Dio, tu Clemente nei prossimi 40 giorni e tu Filippo prima della fine dell’anno”.
La predizione di Jacques de Molay si realizzò poiché il papa Clemente V morì un mese dopo e il re Filippo il Bello fu vittima, nello stesso anno, di un incidente di caccia a Fontainebleau. La maledizione sembra essersi protratta nel corso dei secoli come una vendetta implacabile fino alla tredicesima generazione che guarda caso, concide con la decapitazione di Luigi XVI il cui boia disse "De Molay è vendicato"proprio a dimostrazione del fatto di come la stessa Rivoluzione Francese abbia una matrice non solo esoterico-massonica ma anche templare!

Tratto da: http://italianiaparigi.wordpress.com

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