Papa Clemente V promulga la bolla Pastoralis praeminentiae, con la quale da un lato ordina che l'arresto dei Templari sia portato a termine anche nei paesi cristiani che si erano rifiutati di seguire l'esempio di Filippo; dall'altro spoglia la corona francese di ogni potestà e competenza sul processo al Tempio, reclamandone - a diritto - l'intera gestione. La ragione dell'ordine di arresto emesso dal papa è facilmente comprensibile: Clemente crede, o almeno è propenso a credere, nell'innocenza dei fratelli templari (pare addirittura che in questa fase abbia inviato delle lettere ai dignitari per confortarli nella prigionia e per esortarli a confidare nella giustizia) ma se ne ordinasse la liberazione sarebbe vittima di continui attacchi da parte di Filippo IV. Il sovrano, servendosi della propaganda, mobiliterebbe contro il pontefice folle intere tratte dalle frange avverse ai Templari, e il trono di Clemente probabilmente vacillerebbe.
Fonte: Wikipedia
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