venerdì 14 settembre 2012

CRONOLOGIA DEL PROCESSO DEI TEMPLARI


CRONOLOGIA DEL PROCESSO AI TEMPLARI

1307

24 Agosto Inizia l'inchiesta pontificia
14 Settembre. Filippo il Bello ordina segretamente ai suoi siniscalchi di organizzare l'arresto dei templari
13 Ottobre. Arrestati i templari di Francia
14 Ottobre. Nogaret formula le accuse contro i templari
16 Ottobre. Filippo il Bello scrive a Giacomo II, Re d'Aragona, per informarlo dell'arresto dei templari
19 Ottobre. Hanno inizio a Parigi i primi interrogatori
24 Ottobre. Primo interrogatorio di Molay
25 Ottobre. Molay si difende dinanzi ad esponenti dell'Università di Parigi
26 Ottobre. Filippo il Bello scrive di nuovo a Giacomo per metterlo al corrente degli esiti degli interrogatori
27 Ottobre. Scritto di Clemente V a Filippo il Bello, in cui il pontefice notifica la propria riprovazione
9 Novembre. Viene interrogato Ugo di Pairaud
22 Novembre. Pontificia bolla “Pastoralis Praeminentiae”
24 Dicembre. Molay dinanzi ai legati pontifici ritratta tutte le affermazioni fatte durante gli interrogatori

1308

Febbraio. Clemente V sospende dall'incarico il grande Inquisitore Guglielmo Imbert. Filippo il Bello pone sette quesiti ai membri della Facoltà di Teologia della Sorbona
9-24 Marzo. Filippo convoca gli stati generali
25 Marzo. Risposta della Facoltà di Teologia della Sorbona ai sette quesiti del Re
5-15 Maggio. Gli stati generali si riuniscono a Tours
26 Maggio. Filippo s'incontra a Poitiers con Clemente V
29 Maggio. Prima allocuzione di Plaisians dinanzi al concistoro pontificio
14 Giugno. Seconda allocuzione di Plaisians
27 Giugno. Filippo consegna a Clemente V 72 templari che deteneva
5 Luglio. Pontificia bolla Subit assidue
12 Agosto. Pontificie bolle “Faciens Misericordiam e Regnans in Coelis”
13 Agosto. Clemente V parte da Poitiers
17-20 Agosto. Due Cardinali interrogano a Chinon i templari qui detenuti. Assoluzione dei Templari

1309

Marzo. Clemente V fissa la propria residenza permanente ad Avignone. Ha inizio l'inchiesta vescovile sui singoli cavalieri Templari
8 Agosto. La commissione pontificia dà inizio al processo all'ordine
22 Novembre. Prime inchieste della commissione pontificia
26 Novembre. Molay compare per la prima volta dinanzi alla commissione
28 Novembre. Molay compare per la seconda volta dinanzi alla commissione 

1310

3 Febbraio. La commissione si riunisce per la seconda seduta
2 Marzo. Molay compare per la terza volta dinanzi alla commissione
14 Marzo. Ai templari vengono recitati 127 capi d'accusa. I cavalieri intendono difendersi
28 Marzo. I templari convengono in gran numero nei giardini del palazzo vescovile di Parigi
4 Aprile. Pontificia bolla “Alma Mater”
7 Aprile. Difesa dell'ordine da parte dei 4 procuratori a ciò scelti dai cavalieri
12 Maggio. 54 templari vengono condannati a morte e arsi vivi nelle vicinanze di Parigi
3 Novembre. La commissione pontificia si riunisce per la terza seduta

1311

5 Giugno. La commissione pontificia dichiara chiuse le proprie indagini
16 Ottobre. Si apre il concilio di Vienne. Sette cavalieri templari difendono il loro ordine
20 Marzo. Filippo il Bello giunge a Vienne
22 Marzo. Pontificia bolla Vox in excelso
2 Maggio. Pontificia bolla Ad providam
6 Maggio Pontificia bolla Considerantes dudum

1312

21 Marzo. I Gerosolimitani offrono 200.000 lire tornesi (una lira tornese equivaleva a g. 5 d'argento) a Filippo il Bello per i beni dei Templari. Il sovrano porta la somma richiesta a 1.000.000 di lire tornesi

1314

18 Marzo. Giacomo di Molay e Goffredo di Charnay sono arsi vivi sull'isola della Senna davanti a Notre Dame. Sul rogo, con un grido lacerante, il gran maestro dei templari De Molay intima a Filippo il Bello e Clemente V, i suoi carnefici, di seguirlo nell'oltretomba entro l'anno in corso. “Sul rogo Giacomo de Molay ha maledetto il re di Francia, il papa e Guglielmo di Nogaret. Le fonti più dirette non ne parlano.
20 Aprile. Muore Clemente V
29 Novembre. Muore Filippo il Bello

L'idea che gli ultimi Capetingi, Filippo il Bello i suoi tre figli e successori, siano stati maledetti, si diffuse a partire da allora, anche se i Templari non hanno nulla a che vedervi.
Come si è giunti dunque ad attribuire a de Molay la maledizione dei Capetingi? Stranamente, è nella storiografia Italiana che si trovano i diversi elementi che lo spiegano. Guglielmo Ventura nel suo Cronicon Astense dice che Nogaret fu maledetto da un Templare che veniva condotto al rogo. È Giovanni Villani a raccontare che la sera dell'esecuzione di de Molay furono viste delle persone raccogliere le ceneri e i resti del Gran Maestro, che esse conservarono piamente come reliquie.  Ferreto de Ferretis, stabilitosi a Verona alle dipendenze di Cangrande Della Scala, riprende il racconto di Ventura, lo trasforma e lo puntualizza secondo la sua versione, è al papa che si rivolge il Maestro dei Templari condannato a morte: 

"Per il tuo ingiusto giudizio io mi appello al Dio vero e vivente, tu comparirai tra un anno e un giorno con Filippo a sua volta responsabile di tutto ciò, per rispondere alle mie contestazioni e presentare la tua difesa".

Un altro italiano, Gìan Battista Fulgoso, ritorna sulla vicenda, adottando in pratica la stessa formulazione, verso il 1400. De Molay, sulla strada che lo porta al rogo, o addirittura sul rogo stesso, mentre le fiamme stanno per avvolgerlo, pronuncia un discorso e lancia una maledizione contro il re e il papa,  del resto è storia del XVI secolo. A parlarne sono Bernard de Girard Du Haillan e Francois de Belleforest nel suoi Grandes Annales, scritti nel 1579.  La versione di quest'ultimo ha avuto la meglio.

Alain Demurger

Articolo tratto da "I Cavalieri di Cristo"
Speciale Templari - MEDIOEVO n.6 –  DeAgostini Rizzoli Periodici

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